Anche in Francia e in Olanda per gli over 16 è già consentito interrompere la gravidanza, senza il consenso dei genitori.
Dopo l’ultimo passaggio al Congresso dei deputati, la Spagna apre la strada dei diritti relativi all’aborto e alla libera autodeterminazione di genere per tutti gli over 16. La riforma sull’aborto non richiede il consenso dei genitori delle ragazze dai 16 anni in su, includendo un congedo per mestruazioni “invalidanti” coperto dallo Stato.
A decisione presa, le critiche sono volate da parte del Partito popolare e Vox, che ha provocato una netta divisione all’interno della coalizione di maggioranza e del partito socialista. Il Psoe si batte per introdurre l’autorizzazione del giudice per il cambio di nome e sesso all’anagrafe anche per i minori tra i 14 e i 16 anni.
Le nuove leggi
La legge è volta ad abbattere le discriminazioni – per quanto riguarda i transessuali – che rendono difficile vivere in maniera tranquilla al centro di occhi critici. La politica Montero spiega che anche i trans hanno “diritto ad esempio ad affittare un appartamento o a dirvertirsi in un luogo pubblico senza essere discriminati”. Poi, anticipa anche la volontà sul riconoscimento dei diritti per le persone trans migranti e si possono ampliare anche i diritti dei minori trans.
La legge sull’aborto invece ha come punto centrale quello della salute sessuale, che comprende non solo l’aborto in sé ma la possibilità di richiedere un congedo mestruale pagato dallo Stato, la cui durata è a discrezione del medico.
Quindi, le ragazze di 16 e 17 anni di età potranno abortire senza il permesso dei genitori, differentemente dalle under 16: in questo caso, nell’eventualità di pareri discordi, ci sarà l’intervento di un giudice. Viene anche garantita l’assitenza sanitaria pubblica nell’ospedale più vicino ed eliminata la “pausa di riflessione” di tre giorni.